Il tema era “Giardini Estivi di Mosca”. Questo giardino spettacolare e costantemente fiorito non aveva ancora una collocazione precisa nello spazio urbano di Mosca, quindi avrebbe potuto essere posizionato in molti luoghi, un parco forse, o una grande piazza anche, o forse in un crocevia di strade, o ancora in un incrocio pedonale molto trafficato. Da qui la prima scelta progettuale: dare una forma che potesse di volta in volta adattarsi alle diverse situazioni, accogliendole tutte con modifiche minime. La geometria essenziale del cerchio forma un recinto che determina quindi uno spazio ben chiaro, contornato di vegetazione. Il recinto è anche a sua volta una seduta di 20 metri di diametro, lunga circa 60 metri, alta circa 43 cm, facilmente scavalcabile ma anche infinita. Il giardino diviene quindi un tassello all’interno della città che permette di entrare e esplorare il mondo naturale. Come una cellula di un gambo o di un tronco vista al microscopio, al suo interno racchiude tanti altri mondi. Un atollo di piante tutte rosse, rare e spettacolari che lascia comunque al visitatore la possibilità di sedersi sdraiarsi e giocare. Il visitatore può scegliere se sostare al suo margine o traguardarla e trovarsi quindi in un giardino delle meraviglie, un giardino composto di isole di terreno che partendo dai 10 cm arrivano al loro massimo a 60 centimetri per permettere di accogliere la piantagione di erbacee, arbusti e piccoli alberi. Il concept recita che il giardino doveva essere permanentemente fiorito, questa immagine ha suggerito che oltre alle continue fioriture il colore potesse essere dato non solo dai fiori ma anche dalle foglie. La scelta del colore della vegetazione è ricaduta sul rosso. Una collezione di piante con foglie a colorazione rossa permette di avere un impatto cromatico globale molto forte, declinando poi la colorazione delle foglie in tonalità e forme diverse: alberi a fogliame rosso (Fagus ‘Tricolor’, Toona sinensis ‘Flamingo’); arbusti (LoropetalumNandina ‘Fire Power’, Berberis thunbergii); erbacee (ColeusGauraImperata cylindricaPersicaria capitata) e graminacee (Carex a fogliame rosso). A terra la pavimentazione esistente (pietra, asfalto, prato) è mappata con degli specchi, di dimensione variabile dai 18 ai 50 centimetri, in acciaio rilucidato. Questi delimitano gli spazi vivibili del giardino e riflettono di volta in volta il cielo, i fiori, le foglie e i visitatori.

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Il tema era “Giardini Estivi di Mosca”. Questo giardino spettacolare e costantemente fiorito non aveva ancora una collocazione precisa nello spazio urbano di Mosca, quindi avrebbe potuto essere posizionato in molti luoghi, un parco forse, o una grande piazza anche, o forse in un crocevia di strade, o ancora in un incrocio pedonale molto trafficato. Da qui la prima scelta progettuale: dare una forma che potesse di volta in volta adattarsi alle diverse situazioni, accogliendole tutte con modifiche minime. La geometria essenziale del cerchio forma un recinto che determina quindi uno spazio ben chiaro, contornato di vegetazione. Il recinto è anche a sua volta una seduta di 20 metri di diametro, lunga circa 60 metri, alta circa 43 cm, facilmente scavalcabile ma anche infinita. Il giardino diviene quindi un tassello all’interno della città che permette di entrare e esplorare il mondo naturale. Come una cellula di un gambo o di un tronco vista al microscopio, al suo interno racchiude tanti altri mondi. Un atollo di piante tutte rosse, rare e spettacolari che lascia comunque al visitatore la possibilità di sedersi sdraiarsi e giocare. Il visitatore può scegliere se sostare al suo margine o traguardarla e trovarsi quindi in un giardino delle meraviglie, un giardino composto di isole di terreno che partendo dai 10 cm arrivano al loro massimo a 60 centimetri per permettere di accogliere la piantagione di erbacee, arbusti e piccoli alberi. Il concept recita che il giardino doveva essere permanentemente fiorito, questa immagine ha suggerito che oltre alle continue fioriture il colore potesse essere dato non solo dai fiori ma anche dalle foglie. La scelta del colore della vegetazione è ricaduta sul rosso. Una collezione di piante con foglie a colorazione rossa permette di avere un impatto cromatico globale molto forte, declinando poi la colorazione delle foglie in tonalità e forme diverse: alberi a fogliame rosso (Fagus ‘Tricolor’, Toona sinensis ‘Flamingo’); arbusti (LoropetalumNandina ‘Fire Power’, Berberis thunbergii); erbacee (ColeusGauraImperata cylindricaPersicaria capitata) e graminacee (Carex a fogliame rosso). A terra la pavimentazione esistente (pietra, asfalto, prato) è mappata con degli specchi, di dimensione variabile dai 18 ai 50 centimetri, in acciaio rilucidato. Questi delimitano gli spazi vivibili del giardino e riflettono di volta in volta il cielo, i fiori, le foglie e i visitatori.

 

 

 

Clementini Del Favero architetti - via Valenziani 12 00187 Roma 0642019084